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31 dicembre 2023 (allo scoccare della mezzanotte)

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-  Allo scoccare della mezzanotte -

 

Che alta marea ora tra occhi e cute!

Sotto la radice che affiora grigia

per questo trapasso di cui non m’avvedo

se non sul calendario,

un numero a decrescere

un’alfa ancora pregna del vecchiume,

ironia e severità.

 

Un calice rosso canta le note d’un pensiero agile

con pieno diritto a delle scarpe nuove,

che a rappezzar le antiche non conviene.

Ai primordi, nel tempo sepolto, furono ali…

 

Temo dell’alba un’onda che mi scompigli

imprevista, inattesa nella sua irruenza

poiché l’incanto vince ogni timore

e l’approdo nell’universo stellare non è improbabile

mentre percorro il filo dell’orizzonte e vedo

di memorie scheletriche la cornice lucidata a nuovo.

 

Perchè sei altrove, tu sei altrove, libero in disparte

a benedire ogni errore ogni distrazione

ogni umano vizio (fuorchè il mio? )

Non so dei passi in avanti se resterà il suono

dove le foglie respirano le nebbie.

So d’un cuore che sanguina ad ogni attesa spenta.

 

Ora io vivo l’estate che s’attarda

oltre il cancello incensato di rose

e respiro l’anima del cielo,

verdeggiante convolvolo nell’incendio della sera

 

Ora assaporo un frutto che sa di amaro

per il tempo trascorso vuoto di terra dura

di ferite perenni, crepe senza radici e seme

insaziate d’acqua e di luce,

trappole per un piede distratto

spesso fuori del suo binario.

 

 

 Vincenzo Corsaro - 03/01/2024 17:06:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Molto profonda e toccante questa poesia che parla dell’affacciarsi del nuovo anno, al quale affidiamo le nostre speranze, come un qualcosa che dovrebbe cambiare in meglio la nostra vita. Ma purtroppo non succede "So d’un cuore che sanguina ad ogni attesa spenta", ci si rende conto che è un giorno come un altro e nella bella chiusa è palese. Così ho interpretato la ta poesia. Ti aggiungo questa frase:
"È scendendo nell’abisso che recuperiamo i tesori della vita. Dove inciampi, lì si trova il tuo tesoro. (Joseph Campbell)"
Ancora un sereno 2024 :)

 Angelo Naclerio - 03/01/2024 00:21:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Che dire innanzi ai versi spremuti dall’anima succulenta viva?
Patimento d’uva nei calici versò
dei brindisi il divino nettare..
Un caro saluto

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